Salvador Dalí, nato il 11 maggio 1904 a Figueres, in Spagna, è stato uno degli artisti più iconici e stravaganti del XX secolo, noto soprattutto per il suo contributo al movimento surrealista. La sua vita è stata caratterizzata da una personalità eccentrica e da un'estetica artistica unica.
Dalí ha iniziato a esplorare l'arte in giovane età, influenzato dal Rinascimento e da artisti modernisti. Tuttavia, è stato il suo coinvolgimento con i surrealisti a Parigi negli anni '20 e '30 che ha definito il suo stile distintivo. Le sue opere sono famose per le immagini bizzarre e oniriche, spesso ispirate ai sogni e all'inconscio. Dalí combinava abilmente tecniche realiste con temi surreali, creando paesaggi strani e figure allungate, caratterizzate da una precisione quasi fotografica.
Uno dei suoi dipinti più famosi, "La persistenza della memoria" (1931), con i suoi orologi molli, è un esempio classico del suo stile surreale e della sua ossessione con il concetto di tempo e memoria. Oltre alla pittura, Dalí si cimentò anche in scultura, fotografia, e collaborò in ambito cinematografico.
La vita di Dalí fu tanto teatrale quanto le sue opere; era noto per le sue apparizioni pubbliche eccentriche e per il suo iconico baffo a manubrio. Ha continuato a creare arte fino alla sua morte il 23 gennaio 1989 a Figueres. Oggi, Dalí è ricordato come uno dei maestri del surrealismo, un artista che ha spostato i confini dell'immaginazione e influenzato generazioni di artisti.
